L’affare di quel 10% del cervello

l'affare di quel 10% del cervello

L’affare di quel 10% del cervello

Presumo che conosciate questo “mito classico” il quale afferma che utilizziamo solamente una minuscola frazione del nostro caro apparato gelatinoso, il cervello, ossia il  10%. La scienza ha smentito (definitivamente?) questa storia; tuttavia, se riformulata in altri termini, penso possa contenere una qualche verità.

Noi ci serviamo del 100% del cervello, ovvero di ogni sua parte fisica; ma non sfruttiamo il cervello al 100% (almeno di norma), cioè a pieno regime.

Quindi una cosa del genere: il 100% del cervello al 80-90% del suo massimo potenziale (il 10% sembra una stima troppo al ribasso come default energetico).

Perché mai la natura avrebbe dovuto limitare le nostre facoltà? Beh, per lo stesso motivo che non ci spinge ad andare a tavoletta ogni qualvolta usiamo l’automobile, spingendo il motore all’ultimo cavallo e all’estremo dei suoi giri, ma solo in casi di rara necessità; questo sempre se vogliamo preservare il più possibile la salute del nostro mezzo…

analogia motore auto

Ecco la ragione di un limitatore di prestazioni, non solo fisico ma credo anche mentale, che sostanzialmente ci salva da noi stessi: impedendoci inconsciamente di superare la soglia di sicurezza oltre il quale il nostro corpo rischia gravi ripercussioni. Una soglia che in taluni casi limite, specie quelli di vita o di morte, viene sorpassata, per un breve lasso di tempo, dandoci una dimostrazione di quanto incredibile possa essere l’uomo.

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