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Moral Machine

Moral Machine

Moral Machine

Falciare o essere falciati? Animali o persone? Uomini o donne? Bambini o vecchi? Senzatetto o dirigenti d’azienda? Palestrati o pingui?

Decisione di vita e di morte

Alle macchine servono delle risposte (morali): dobbiamo decidere, ora. 

Siamo partiti della acri e assordanti fabbriche industriali, e lì ci siamo risparmiati la gravosa incombenza, l’automazione non richiedeva di essere morale. Più recentemente, l’automazione si è fatto largo nelle nostre dimore, sotto le spoglie di comodi alleati nelle faccende domestiche, ma, idem, il problema non si è posto: il robot aspirapolvere non ha un granché bisogno di comandamenti morali che lo guidino nell’eterna lotta contro la polvere e lo sporco… ma che dire della circolazione su strada delle quattro ruote? Evidentemente un altro paio di maniche…

Le scuole guida non faranno di certo i salti di gioia, però il panorama che va delineandosi è indiscutibile: il futuro delle auto è la guida automatica; la vera automobile. Sederci, fornire la destinazione, fine degli obblighi (do per scontato che le cinture di sicurezza si allaccino a noi). Non sarà più guidare ma essere guidati. Quel futuro si è già in parte realizzato – si pensi alla Tesla – , ma prima che il mondo sia popolato di scorrazzanti auto che si guidano di sole, dobbiamo essere noi a decidere chi deve scamparla e chi invece deve restarci secco…

Ci tocca stabilire una sentenza ex ante di vita e di morte.

Perché mai? Perché anche con il sistema di guida più affidabile e intelligente che ci sia, purtroppo, si verificheranno sempre delle situazioni impreviste, ingovernabili, dall’esito comunque infausto e doloroso, indipendentemente dal corso d’azione che verrà preso…

E qui entrano in gioco progetti quali Moral Machine, piattaforma web creata da ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) con lo scopo di raccogliere l’opinione della gente a riguardo delle decisioni che le macchine del domani dovranno adottare in disparati scenari (dilemmi morali). Non so se le informazioni ottenute saranno poi in qualche grado implementate o utilizzate come riferimento dagli ingegneri e programmatori di autovetture a pilota automatico, se non altro, è interessante scoprire dove verte l’ago del giudizio popolare (e il nostro) in merito a questioni del genere; invito chiunque a provare il “gioco”: giudicate, per ogni caso, la scelta che per voi conduce al risultato più accettabile!

Scenari per auto che si guidano da sole

ps: I miei risultati —-> http://moralmachine.mit.edu/results/1408024991

 

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Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.

Rutger Hauer – Blade Runner

Ho visto cose che voi umani…

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Un futuro grigio metallico

un futuro grigio metallico

Un futuro grigio metallico

Se per la mirabile concessione della vita “eterna” dovremo aspettare ancora un bel po’, per un mondo, invece, nel quale robot e intelligenze artificiali andranno a rimpiazzare l’ormai obsoleto uomo in praticamente ogni sua attività lavorativa (o quasi), l’attesa non sarà altrettanto lunga; a dirla tutta, questo corso ha già preso piede…

quarta rivoluzione industriale

Non ha caso si parla di Quarta rivoluzione industriale, e come le precedenti porterà ad enormi trasformazioni e sconvolgimenti sociali. A questo proposito, consiglio di dare un’ occhiata all’illuminante servizio  realizzato da PresaDiretta: il pianeta dei robot. Devo ammettere di essere stato profondamento colpito, non immaginavo minimamente che l’avanzamento di queste tecnologie fosse arrivato a un punto tale da permetterne l’impiego anche in settori e mansioni “extra-industriali“, che per loro natura richiedono uno sforzo intellettuale e/o creativo, e dove il livello di ripetitività/prevedibilità non è ugualmente elevato: scrivere articoli di giornale, diagnosticare malattie, vincere cause in tribunale, con perizia pari o superiore a noi carne e ossa, e chissà quanto ancora…

uomo obsoleto

Ripeto, ci sono rimasto di sasso, tuttalpiù ero al corrente dell’auto senza pilota o del pc che umilia il campione del mondo di schacci, ma forse ciò avrebbe già dovuto ravvisarmi sullo stato delle cose…

Di questo passo, nel giro di 30-40 anni, gli unici che avranno da “fare” saranno (forse): imprenditori, scienziati, politici, ingegneri, programmatori, educatori, forze dell’ordine/di soccorso, cantanti e attori. E se andiamo avanti di qualche altro decennio, penso che la lista potrebbe benessimo limitarsi a contemplare solamente le prime due professioni sopraccitate. Tutti sotto i ponti quindi? No, se ogni stato provvederà a corrispondere ai propri cittadini un reddito di base incondizionato (nessuna somma da capogiro naturalmente), a discapito cioè di qualsiasi requisito… Ma dove trovare i soldi per sostenere questo “absolute welfare state“? A quanto si dice, i quattrini si ricaveranno dal mungere con maggiore decisione le aziende, in particolare i colossi e le multinazionali che con il personale umano ridotto al numero delle dita delle mani, potranno abbattere, me che dico, disintregrare i costi del lavoro (nessuna pausa, nessuno stipendio) e ottenere così un guadagno con cifre mai viste; c’è da dire che in Svizzera sono avanti, troppo avanti se rammentiamo il referendum sul reddito minimo tenutosi il 5 giugno scorso.

L’uomo ha sempre cercato di migliorare le proprie condizioni di vita, di fuggire dal disagio e dalle asperità, di conferirle una dignità, e con il continuo progresso delle scienze e della tecnica, egli ha fatto si che le cose andassero, anche fin troppo, in questa direzione: difatto viviamo in un tempo in cui l’insaziabile smania per la comodità viene ostentata e rappresentata al meglio con lo slogan: il tuo mondo a portata di mano, anzi, di tap. C’è bisogno di semplificare ulteriormente la nostra vita, verso un futuro sovrastato da un scintillante e sferragliante grigio metallico?

Un avvenire sicuramente molto “libero”, infatti, trovare il tempo da dedicare a noi stessi, alla famiglia e agli amici, non sarà più ritenuto un problema insolubile, dal momento che verremo rottamati dalla nostra controparte inorganica; ma per questo, un domani senza dignità (in riferimento anche a quanto espresso da Papa Francesco)?

intelligenza artificiale

Io sono per lo sviluppo tecnologico, ma per uno sostenibile e lungimirante. Per questo motivo, credo che siano necessarie delle regolamentazioni in merito all’uso di automi e A.I. (magari  senza rinviare fino all’ultimo), che ne consentano l’impiego esclusivamente in certi ambiti lavorativi, dove per esempio il grado di rischio e affaticamento della persona è inevitabilmente molto elevato, oppure in operazioni concernenti la salute e il benessere dell’individuo e nelle quali l’uomo risulta meno efficace e preciso.

No al robot pizzaiolo e simili.

camerieri robot

No al progresso come semplice mezzo per generare liquidità, totalmente asservito al freddo e prevaricatore dio Economia/Denaro; ma come propulsore dell’umanità intera.

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